<< STAGIONE TEATRALE DI PROSA 2011/2012
Giovedì 23 Febbraio 2012 – Ore 21.00
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| Viola è una donna semplice, buona come il pane, fare il pane è proprio la sua professione. Si alza prestissimo e impasta, inforna, vende… La panetteria di Viola è il luogo in cui s’incontrano le storie di altre due donne Rosa ed Erica. Rosa è una donna che ha voluto conquistarsi la propria indipendenza, si direbbe una dura, a lei piace la focaccia, è una cliente di Viola e le due sono quasi amiche a forza di frequentarsi al mattino presto. Rosa lavora in una discoteca tutta la notte ed è tornando dal lavoro che si compra la focaccia, per mangiarsela più tardi, quando si sarà svegliata, verso le 3 del pomeriggio. Erica vorrebbe fare l’artista e invece è una giovane precaria che lavora in un’azienda di materie plastiche, stampaggi. Il suo capo ha cercato di capire di che pasta è fatta ma Erica si è rivelata insensibile alle sue profferte, è così è passato al contrattacco. Anche Erica conosce il negozio di Viola. Le piacciono molto i panini al latte.La panetteria di Viola, sopravvissuta chissà come al colonialismo commerciale, è lo spazio in cui si riescono a sviluppare le relazioni tra le tre protagoniste, in una sorta di tempo sospeso, dove l’aiuto reciproco è possibile perché ci si conosce, perché ci si incontra, perché ci s’impiccia un po’ l’una dell’altra… Rosa ed Erica considerano la pacata Viola quasi una confidente, una figura materna a cui raccontare le proprie ansie, i propri sconforti, una figura in grado di dar loro saggi consigli. Eppure proprio Viola nasconde un presente angosciante… La vicenda metterà le tre donne di fronte a delle scelte per riscattarsi e liberarsi dalle rispettive “catene” ma, a quale prezzo e con quali rinunce? |
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Perchè Vederlo |
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VIOLA E LE ALTRE |
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