Uno sguardo dietro le quinte della vita straordinaria di una giovane ragazza svedese che divenne una delle attrici più celebri del cinema americano e mondiale… Ingrid Bergman.
Nella primavera del 2011, il regista Stig Björkman conobbe la figlia di Ingrid Bergman: Isabella Rossellini. Lei suggerì di “fare un film su mamma”.
E così, tramite Isabella, Stig riuscì a raccontare la storia di Ingrid con le sue parole e le immagini di film da lei girati.
L’archivio al quale attingere era incredibilmente ricco: merito dell’indole estremamente ordinata della Bergman che – racconta la figlia Isabella – ha sempre portato con sé, viaggio dopo viaggio i ricordi più importanti, a partire dal suo diario. E ancora video, foto, lettere.
«Quella costanza aveva sorpreso anche me- ha ricordato in una recente intervista la Rossellini- e quando le ho chiesto perché si fosse portata dietro tutto, mi ha risposto: “Ho sempre saputo di essere una persona molto importante”.»
Ingrid Bergman nacque a Stoccolma nel 1915 e morì a Londra nello stesso giorno della sua nascita nel 1982. Esordì nel cinema nel 1935 e acquisì in breve notorietà (Intermezzo, 1937) per quella profondità di espressione, triste e gioiosa nel contempo, che le rimase caratteristica per tutta la sua lunga carriera.
Fu nominata sette volte per l’Oscar come migliore attrice protagonista e vinse tre volte, affermando la sua fama come una delle attrici più talentuose dell’epoca d’oro di Hollywood, realizzando grandi successi come Casablanca (1942) Gaslight (1944) e Sinfonia d’autunno (1978).