SOLO LUNEDÌ 3 OTTOBRE A I PORTICI
EVENTO SPECIALE IN COLLABORAZIONE
con L’ASSOCIAZIONE FREE TIBET ITALIA ONLUS
INGRESSO LIBERO
Un film di Barbara Cupisti (ITA 2015) Durata: 60‘
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L’Associazione Free Tibet Italia è una Onlus che ha sede a Fossano ed è costituita da un gruppo di amici,sostenitori da anni della causa tibetana.
L’Associazione svolge attività di
– beneficenza sotto forma di sostegno ai progetti dell’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA),in esilio in India e del His Holiness The Dalai Lama’s Central Tibetan Relief e di altri enti che operano a sostegno della popolazione tibetana.
– organizzazione, anche in collaborazione con altri, di eventi volti alla tutela e promozione del patrimonio storico, ambientale e culturale del popolo tibetano; al rispetto dei diritti umani e civili dei tibetani.
Abbiamo già finanziato, con un contributo di oltre 9.000 euro, un progetto per la ristrutturazione di un fabbricato-casa di riposo che ospita 16 anziani a Dalhousie, nell’India del nord. E recentemente un secondo progetto, di 5.600 euro, per l’estensione e la messa in sicurezza dei tetti di due edifici che ospitano 26 famiglie ( 78 perone) sempre nell’India del nord.
In occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza, che si celebra ogni anno il 2 ottobre, giorno della nascita del Mahatma Gandhi, la nostra Onlus grazie alla disponibilità del Cinema teatro I Portici ha deciso di proporre la proiezione gratuita del docufilm di Barbara Cupisti “ESULI-TIBET” prodotto da Rai Cinema.
In un momento storico che vede popoli e paesi confrontarsi quotidianamente con atti di violenza e contrapposizioni forti vogliamo rendere omaggio ad un popolo e ad un paese che da decenni lotta strenuamente con le armi della nonviolenza per poter continuare a vivere ed esistere. |
IL FILM
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Ambientato in India, tra Dharamsala – sede del Governo Tibetano in esilio- e gli altipiani imponenti e spettacolari del Laddak – soprannominato “Piccolo Tibet” per la forte somiglianza ambientale e culturale con il vicino Tibet – il documentario getta uno sguardo sulla diaspora del popolo tibetano, dal 1950 ai giorni nostri, raccontata attraverso un crescendo di testimonianze di monaci e leader spirituali, ex prigionieri politici ormai ottantenni e giovani fuggiti dall’occupazione o nati profughi in India. -. L’India è il Paese che ha ospitato il maggior numero di profughi tibetani, garantendo loro quella libertà d’espressione sociale, culturale e religiosa che tutt’oggi gli è negata nel proprio Paese d’origine.