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LE INTELLETTUALI
DI MOLIERE
(traduzione di Cesare Garboli)
con Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Federica Fabiani, Miro Landoni, Angelica Leo, Roberto Trifirò e Carlotta Viscovo
Regia di Monica Conti
ELSINOR – Centro di produzione teatrale
“La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata.
E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo” Rita Levi Montalcini.
“Le intellettuali” ebbe da subito un successo di pubblico e di critica. Pone, infatti, al centro importanti riflessioni: da un lato il valore e la funzione della cultura e degli intellettuali all’interno della società e dall’altro l’esigenza delle donne di emanciparsi culturalmente. Tematiche ancora attualissime suggellate dalla sottile e pungente ironia di un maestro del teatro e acuto osservatore della società. E’ giusto che le donne vengano relegate dalla consuetudine a ruoli domestici?
Un piccolo gioiello molièriano, dove i personaggi hanno calore umano, ma anima di burattini o bambole meccaniche, segni che la regista evoca come visioni. Nella leggerezza della scena (anche illuminata da ceri), gli attori giocano con i cerchi come bambini di Bruegel, duellano con spadini di legno che nel finale diventano croci di una processione lugubre. Le intellettuali ( Les femmes savantes ) fu rappresentato per la prima volta a Parigi, al Palais Royal, l’11 marzo 1672 e va qui in scena con allestimento suggestivo e una regia pulita, attuale e contemporanea.

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